Bassolino si auto candida a sindaco di Napoli
Vuole approfittare del grande vuoto della politica napoletana e della carenza di nomi validi per ritornare ad essere sindaco, carica ricoperta in passato dal compianto sindaco Lauro, nonché anche da altri sindaci, come l'ex ministro Iervolino e l'ex on. Carlo D'Amato, i quali ben operarono nonostante le varie difficoltà del momento.
Da giovane, lo avevo conosciuto nella sua Afragola, in occasione della presentazione di un libro dello scrittore Raffaele La Capria.
Poi, lui aveva percorso tutto l'iter politico, parlamentare, ministro, sindaco di Napoli e presidente della Regione. Dopo il sisma che colpì la Campania, ho avuto modo di incontrarlo spesso per la soluzione di vari progetti che - quale sindaco - trasmetteva copiosamente alla Commissione Regionale del Lavoro, quali Contratti di Formazione e Lavoro (C.F.L.) e Cassa Integrazione (CIG), che dovevo esaminare ed approvare in rappresentanza del ministro del Lavoro.
Bassolino, da presidente della Regione, intervenendo al BIT di Milano, parlò solo di Napoli. Dimenticò la Provincia di Caserta per cui dovetti pubblicamente ricordargli - quale consigliere comunale delegato al turismo di Caserta - che esisteva anche un turismo casertano con lo storico Borgo Medievale gotico normanno bizantino di Casertavecchia, i Monti del Matese, il Museo di Capua Antica e Baia Domizia, allora perla del turismo europeo.
Mario De Florio