CASERTA, Terremoto in comune, blitz dei carabinieri: 5 arresti, l’assessore Marzo ai domiciliari
A seguito di un'indagine dei carabinieri di Caserta, coordinata dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere (Caserta), sono finiti in manette 5 persone. Nel mirino della giustizia anche l'assessore Massimiliano Marzo spedito ai domiciliari, in manette anche un imprenditore e quattro dirigenti.

Le indagini, che vanno avanti da due anni, riguarda appalti per i lavori pubblici e per i lavori nelle strade e la pubblica illuminazione.
Le ipotesi di reato sono: truffa, falso e corruzione. Sarebbero queste le ipotesi della Procura di Santa Maria Capua Vetere nei confronti dei 5 indagati, colpiti da un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip sammaritano.
Sotto i riflettori alcuni appalti per i lavori pubblici affidati nella città di Caserta e che, secondo la Procura, sarebbero stati pilotati con la connivenza degli uffici comunali e dell'assessore Marzo.
Le attività investigative, svolte anche con l'ausilio di intercettazioni telefoniche e ambientali, hanno permesso di acquisire documenti e atti pubblici da cui sono partite le procedure che hanno portato agli arresti di questa mattina.
Infatti, i gravi indizi acquisiti a carico degli indagati, hanno portato la Procura a chiedere e ottenere i provvedimenti restrittivi nei confronti dei 5 indagati.
Nell'ordinanza della Procura si legge anche di un episodio camorristico che sembra coinvolga due degli arrestati di oggi: l'episodio riguarda l'accoltellamento di Gennaro Rondinone nel pieno della campagna elettorale del 2021 che ha visto la vittoria di Emiliano Casale e Massimiliano Marzo, rispettivamente, pare, sostenuti dalla famiglia Rondinone il primo e i Capone il secondo.
Si trattava di una campagna elettorale piena di tensione e quando Gennaro Rondinone si recava dai Capone per "chiarimenti", il figlio di costui, il giovane Raffaele Capone gli sferrò vari fendenti ferendolo in più parti del corpo gravemente. La Procura di Santa Maria Capua Vetere sospetta che l'episodio sia collegato alle tensioni durante le elezioni appunto. Per quel tentato omicidio, Raffaele Capone è stato condannato definitivamente a 7 anni e 1 mese di carcere.
Si precisa che il procedimento si trova ancora nella fase delle indagini preliminari e gli odierni indagati sono da ritenersi innocenti fino a sentenza definitiva e che la misura cautelare è stata adottata senza il contraddittorio che avverrà innanzi al Giudice che potrà anche valutare l'assenza di ogni forma di responsabilità in capo agli indagati.
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