ESCLUSIVA Caserta, Barman trovato impiccato a Vieste
Un giovane barman, molto conosciuto in città, Luigi Montanaro, 36 anni, si è tolto la vita impiccandosi ad un albero con una cintura.
Il 36enne, dopo la separazione si era trasferito a casa dei genitori prima e poi ha affittato una abitazione in via Ruggiero 18 a San Clemente.
L'uomo era originario di Centurano, ma al momento del disperato gesto si trovava in vacanza a Vieste con un amico con cui condivideva la struttura di vacanza.
Dalle prime ricostruzioni sembra i due erano arrivati nei pressi di una struttura balneare quando l'amico che lo accompagnava è sceso dall'auto per dare un'occhiata mentre Luigi restava da solo. E' probabilmente in quel momento che il barman ha portato a termine il suo disperato gesto.
Al ritorno, il compagno di viaggio ha scoperto il corpo ormai senza vita dell'amico ed ha chiamato soccorsi e carabinieri che, giunti sul posto ed iniziato le dovute prime indagini del caso, hanno poi trasferito la salma presso la sala mortuaria di Vieste in attesa della visita autoptica e il conseguente trasferimento al cimitero di Caserta.
"Un ragazzo tranquillo, affidabile che non ha mai dato segni di squilibrio... non riusciamo a capirne il motivo. Un bravo ragazzo. Dispiace tanto" dicono i ben informati. Amici e parenti si stringono attorno ai familiari e alla moglie con cui aveva comunque un ottimo rapporto. Una comunità sotto shock che questa mattina si è svegliata con la terribile notizia della prematura scomparsa del loro giovane concittadino.
Luigi lascia due sorelle gemelle ed il fratello Nicola. Ad informare i familiari sono stati i militari dell'Arma che si sono recati presso l'abitazione in mattinata. Le indagini proseguono in due direzioni: una per capire a fondo la dinamica della sua morte che al momento sembra essere il suicidio ma ancora da verificare; l'altra, è il motivo per cui il giovane l'avrebbe fatto, visto che, da quel che emerge, il Montanaro viveva una vita serena e non ha mai dato segni di voler mettere fine alla sua giovane vita.
di: Laura Ferrante