GUARDIA SANFRAMONDI, conclusi Riti settennali
Migliaia di presenze per la secolare manifestazione in onore della Madonna Assunta.
Da secoli ricorrono ogni sette anni. Questa volta i Riti settennali a Guardia Sanframondi in provincia di Benevento, sono iniziati il 19 agosto per concludersi il 25.
Guardia Sanframondi, con meno di cinquemila abitanti, sorge arroccata su un colle, nella valle telesina.
Sette anni di attesa per un momento unico, mistico, di riunione delle famiglie, indubbiamente l'appuntamento più importante per i guardiesi, provenienti da ogni dove nel mondo.
"In questa festa non ci sono luminarie, non ci sono bancarelle, non ci sono né giochi né attrazioni né fuochi pirotecnici" dichiara il Comitato dei Riti settennali di Penitenza.
Dalle origini imprecisate, le testimonianze scritte risalgono al 1620, quando i Riti di Guardia ebbero luogo in seguito a una carestia. Tuttavia, essi sono stati associati all'esistenza di culti pagani preesistenti.
Come da tradizione, nella settimana appena trascorsa, a partire dal lunedì successivo alla festività dell'Assunta, i sei giorni che precedono la domenica vedono alternarsi le diverse processioni di comunione e di penitenza dei quattro Rioni lungo le strade di Guardia.
Ogni Rione (Croce, Portella, Fontanella e Piazza), con figuranti di ogni età in processione, rievoca i misteri, inscenando episodi tratti dall'Antico e dal Nuovo Testamento o della vita dei santi.
Ogni Rione è accompagnato dal proprio coro, che intona i canti per la Madonna.
Il sabato, oltre alla processione del clero e delle associazioni cattoliche, vede momento di grande sacralità presso il Santuario: l'apertura della lastra della nicchia che custodisce la statua lignea della Madonna Assunta, per opera del sindaco Raffaele Di Lonardo, del parroco padre Giustino Di Santo, e del decano dei Comitati Rionali Antonio Di Virgilio.
Domenica è il giorno culminante dei Riti, con la più grande e più attesa delle processioni. La processione generale, famosa e discussa nel mondo, richiama la consueta folla di devoti, studiosi, curiosi.
Guardia Sanframondi è blindata dalle 6.00 del mattino: le strade sono chiuse al traffico dei veicoli, ma, già prima di quell'ora, si trovano persone che prendono posto dietro alle transenne, in piedi o sulle sedie poste sui marciapiedi. Via via il crescendo della popolazione riempie le vie del centro storico, mentre il sole batte e si fa sempre più caldo.
Dopo la messa presso il Santuario, ha inizio la grande processione, guidata da S. E. Mons. Giuseppe Mazzafaro, vescovo della Diocesi di Cerreto Sannita – Telese – S. Agata de' Goti. e dal parroco don Giustino. Essa vede partecipare le processioni dei misteri dei quattro Rioni e della popolazione.
La statua della Madonna, vestita degli ori offerti dai fedeli, viene portata prima dai sacerdoti fino alla porta del Santuario, e poi dai volontari per le strade di Guardia. Elemento portante e iconico sono i campanelli, detti "bronzini": sono le due campane di differente misura, attaccate a una traversa di legno, conservate nella nicchia ai piedi dell'Assunta, e che risuonano, annunciando il passaggio della Madonna.
Aspetto caratterizzante dei Riti settennali è la presenza degli uomini incappucciati vestiti con un saio bianco, i flagellanti e i battenti.
I flagellanti, o disciplinanti, sono penitenti che si percuotono ritmicamente l'una e l'altra spalla con lo strumento metallico detto disciplina.
I battenti, che sfilano solo nella processione della domenica, iniziano il loro iter dalla Basilica Santuario dell'Assunta, rappresentando, indubbiamente, l'immagine dei Riti più nota e più discussa al mondo.
Poi, il momento del grido che risuona: "Fratelli, in nome di Maria, con forza e coraggio, battetevi!" Ed ecco far seguito i gesti reiterati e cadenzati dei battenti, che si percuotono il petto nudo con la "spugnetta", il pezzo di sughero irto di spilli di acciaio fissati con la cera: essi compiono la penitenza dell'ultimo mistero del Rione Croce, chiamato "San Girolamo Penitente".
Particolarmente significativo ed emozionante l'incontro dei battenti con la statua della Madonna, uscita dal Santuario e portata fino al bivio. A seguire essi sfilano ancora un paio di ore: se ne perde il conto, mentre il sangue macchia sempre di più i sai bianchi, e l'odore del vino, usato via via dai collaboratori per disinfettare le ferite, si fa più pungente e penetrante. Il corteo è lunghissimo.
A un certo punto, i battenti scompaiono dalla via del corteo per nascondersi nei vicoli e spogliarsi dei sai, mentre tutti i misteri continuano a sfilare. Sono le 17.00 del pomeriggio.
Più di dieci ore di processione con la partecipazione di migliaia di persone, sotto il sole cocente, vedono moltiplicarsi la popolazione di Guardia per un evento tradizionale, ma pur sempre straordinario.
Alle ore 23.00 l'ultima messa della domenica.
La Madonna è al Santuario, riposta nella nicchia. Rimarrà visibile fino all' 8 settembre, giorno della chiusura della lastra. Inizia un nuovo settennio di attesa.
Giuliana Russo
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