Intervista al gruppo veronese Entail of Crow. “Maniacs”, l’ultimo singolo.
Anita Pascarella ed Alfredo Spagnuolo, collaboratori di Comunico Caserta, venerdì 20 gennaio, hanno deciso di fare quattro chiacchiere con gli Entail of crow, per presentare il loro ultimo singolo "Maniacs", disponibile da giovedì 19 gennaio su tutte le piattaforme online.
Il gruppo veronese composto da quattro ragazzi di 27 anni: i gemelli Levi e Leonardo, rispettivamente produttore e cantante; Damiano (il chitarrista) e Federico (il batterista).
I giovani si conoscono sin da quando erano bambini, una ventina d'anni all'incirca.
È stato il padre di Levi e Leonardo, a spingerli a fare qualcosa insieme, essendo appassionati di musica, hanno deciso di creare una band.
Il genere da loro praticato è prevalentemente rock e
metal core, in lingua inglese, anche se ai ragazzi piace sperimentare, per le proprie
cover hanno infatti scelto di ispirarsi ai Linkin Park, ai Green Day ed ai The Weeknd,
hanno affermato inoltre che omaggeranno altre band come probabilmente, i System
of a Down.
Tuttavia come affermato nel corso dell'intervista, loro non amano stare su un
particolare genere perché tendono ad annoiarsi facilmente, preferiscono
sicuramente sperimentare ed unire più generi.
La maggior parte dei loro ascoltatori risiede all'estero, soprattutto Germania, Russia e Stati Uniti, paradossalmente l'Italia è il posto in cui sono meno seguiti.
Tutto ciò ovviamente è possibile grazie allo streaming digitale, per un fatto logistico infatti è sicuramente più difficile spostarsi in altre nazioni per tenere concerti.
Il gruppo però non sa ancora se vuole rimanere in Italia oppure preferirebbe vivere all'estero, perché si divertono maggiormente a stare in studio a registrare, produrre e fare video, piuttosto che fare live.
Levi, Leonardo, Damiano e Federico avevano provato anche a partecipare ad X FACTOR lo scorso anno, passando tra le altre cose i provini, ma rinunciandovi perché alcune situazioni contrattuali non li convincevano.
Nel presentare Maniacs, Leo racconta come il brano sia nato dall'idea di uscire dai propri canoni che nel tempo si erano un po' rinchiusi a livello mentale, di sperimentare un po' di più ed andare su altri generi. Pur essendo sempre stati un gruppo abbastanza versatile, hanno cercato con quest'ultimo singolo di unire svariati generi, andando a prendere anche alcune influenze del key pop, hip-hop, una sorta di esperimento che col tempo decideranno se proseguire o andare su altre influenze. Anche se di base c'è sempre il rock ed il metal, genere con cui tra l'altro sono nati.
Sicuramente torneranno con qualche brano più strong, ma mettendoci pur sempre altre influenze.
Damiano ha aggiunto: "comunque è uscita ieri sulle piattaforme per chiunque voglia ascoltarla".
Levi ha concluso: "è un pezzo che parla di un essenza, di un tratto caratteriale che sopprimiamo tantissimo nella società che è quello di natura sessuale, della libertà sessuale e del fatto che alcune pratiche, alcune cose che magari riteniamo sbagliate, antisociali o strane, in realtà sono cose che più delle volte, il 90% delle persone possiedono dentro di sé, non è nulla di strano, è solo che ci sono dei tabù nella società dove determinate pratiche sono sbagliate, strane, assurde e quindi c'è il tentativo di dire che siamo alla fine un po' tutti maniaci, va benissimo lo stesso e non c'è niente di male".
Per scoprire perché ognuno di loro ha scelto di avere una determinata funzione all'interno della band e fare un viaggio insieme all'interno dei propri brani, in modo da poterli conoscere maggiormente, vi basterà visionare la videointervista sul nostro canale YouTube.
Inoltre è possibile
restare sempre aggiornati, seguendo i loro profili ufficiali di Instagram e Facebook
ed ascoltarli su YouTube e Spotify.
- di Anita Pascarella