Napule… 'nu mantell 'e poesia

22.04.2023

(Anita Pascarella) Ho recentemente deciso di intervistare Paolo Belardo, sceneggiatore e regista dello spettacolo teatrale "Napule… 'nu mantell 'e poesia". La genesi del copione è nata in un particolare momento della vita del suo autore, poiché obbligato a stare a letto a causa di un grave problema di salute, si tratta di una vera e propria dichiarazione d'amore per Napoli.

Il musical è stato ben curato sotto ogni aspetto, Paolo Belardo è sceneggiatore e curatore dei canti insieme alla relativa responsabile, ad occuparsi delle coreografie sua figlia Roberta, mentre a curare la scenografia fissa è stato Marco Sax, insomma alle spalle c'è un organigramma alquanto complesso.

Per quanto riguarda l'aspetto delle musiche, in "Napule… 'nu mantell 'e poesia" sono stati fusi diversi tipi di melodia da canzoni classiche napoletane fra cui "Cient'ann" di Mario Merola con D'Alessio, "Indifferentemente", "Passione eterna", "Munaster e Santa Chiara" ad altre più moderne come "Fotomodelle un po' povere", "Musica e speranza", "Mente e cuore".

La modalità mista dei motivi è dovuta un po' anche alla trama, perché Pulcinella dice: "i tempi nostri erano diversi, dove stiamo andando a finire con i tempi di ora" e il neomelodico risponde "ma i tempi che ci sono oggi sono i tempi miei e questa è la musica che va".

Ad un certo punto interverrà la Napoli città che si incarnerà nel personaggio di una donna ovvero in una mamma che farà capire il valore della sua città a entrambi i suoi figli. La Napoli città agirà come una mamma che vuole proteggere i propri figli, ma al contempo sarà anche la donna ideale alla quale saranno dedicate canzoni tipo "Tu si na cosa grande", ecc. ecc.

La Sorrisi è una compagnia di Casoria esistente dal 2010, dietro ad ogni progetto generalmente girano attorno circa quaranta persone, hanno realizzato prevalentemente musical che sono la loro specialità e qualche commedia esilarante.

Paolo Belardo ha precedentemente portato in scena anche rappresentazioni più complesse come le rivisitazioni di "Il gladiatore", "Mamma mia" e "Grease in napoletano". Si tratta di un artista a 360 gradi, è infatti anche attore, non solo teatrale, ma reduce da varie partecipazioni sia come figurante come ruolo in diversi film e soap: "Il caso Enzo Tortora - Dove eravamo rimasti?" in cui ha recitato al fianco di Ricky Tognazzi; "La squadra" in cui ha interpetrato il ruolo del cattivo; "Un posto al sole"; "Fortapàsc" con il grande Rienzo. Quest'artista ha tuttavia dapprima approcciato al canto, nel 1986 all'età di 17 anni si iscrisse a scuola di canto, perché intendeva migliorare la propria tecnica vocale, il compianto maestro Enrico Schiano lo iniziò a portare in giro per i matrimoni, poi dopo 20 anni e un primo posto al "Festival di Lanciano Terme", anticamera di Sanremo in cui ha fatto un primo posto nella categoria cantautori, nel 2006 è stato inventato in uno spettacolo teatrale per una singola canzone "Tu ca nu chiagn" ed è così che è nato il suo amore per quest'arte.

Il suo motto nato nel 2006: "Una gioia condivisa è una gioia doppia".

Nel 2010 ha debuttato come regista e sceneggiatore teatrale con un musical dedicato al suo grande idolo, Massimo Troisi, "L'ultimo ciack… il grande attore", è stato lui a scrivere in quel caso l'intera colonna sonora, poi trasposta anche in "Napule… 'nu mantell 'e poesia" in cui sono commemorati numerosi artisti napoletani, quali: Troisi, Totò, Mario Merola, il grande tenore Caruso, Pino Daniele.

"L'ultimo ciack… il grande attore" è stato riproposto anche in occasione del ventennale della morte di Massimo al Teatro di San Giorgio, il 4 giugno 2014.

Grazie alla colonna sonora del musical dedicato a Troisi, intitolata "L'ultimo ciack…" ha avuto modo di conoscere anche l'interno della famiglia del suo idolo; il brano è stato scritto dopo qualche ora che il genio del cinema è finito.

Paolo Belardo si è avvicinato al teatro anche grazie alle interpretazioni estemporanee, comiche e genuine di Massimo Troisi, il suo genere era infatti sicuramente diverso da quello di Eduardo De Filippo e Eduardo Scarpetta. Troisi è stato capace di trattare temi drammatici, ma lasciando sempre uno spiraglio al sorriso, modalità alla quale egli stesso ha cercato di ispirarsi, sotto questo punto di vista è un grande ammiratore anche di Carlo Verdone.

È nel 2010 che Paolo Belardo ha deciso di dedicarsi soprattutto al teatro ed è uno dei pochi, se non l'unico ad aver fatto esperienze televisive per poi portare espedienti della regia cinematografica anche a teatro. Nella rivisitazione de "Il gladiatore" ha inventato il 3D a teatro creando un effetto profondità con l'utilizzo del led wall e ha utilizzato il sangue finto in diverse scene. L'artista ha anche l'idea di realizzare nel futuro prossimo un musical dedicato a "Mare fuori", la fiction che attualmente sta spopolando.

La Sorrisi teatrali è attualmente in trattativa con una produzione per portare "Napule… 'nu mantell 'e poesia" in giro per la Campania, portato in scena il 14 aprile presso il Teatro Italia di Acerra.

Paolo Belardo ha attualmente già idea di realizzare uno dei più grandi spettacoli che possano essere trasposti sulle scene teatrali, dedicato alla Disney e al cui interno saranno portati anche artisti circensi.

Non ci resta che augurare un grande in bocca al lupo a questa straordinaria personalità teatrale e a tutto lo staff della Sorrisi Teatrali.