PORTICI, “Eruzioni del gusto” al Museo Ferroviario di Pietrarsa
Si conclude la sesta edizione dell'evento culturale di enogastronomia italiana.
Giuliana Russo - La sesta edizione di "Eruzioni del gusto" (25-28 ottobre), promossa dall'Associazione culturale Oronero, ha offerto quattro giorni di opportunità per un tour enogastronomico ai piedi del Vesuvio: Campania, Toscana, Basilicata, Sicilia sono state rappresentate dagli espositori con i loro prodotti di eccellenza, negli spazi del Museo Ferroviario di Pietrarsa.
Una selezione accurata di cibi, vini, distillati dei territori che si esprimono attraverso il lavoro dei piccoli produttori, custodi della tradizione.
Tavole rotonde, show cooking, degustazioni e masterclass hanno visto la partecipazione di imprenditori, chef, sommelier, giornalisti, docenti universitari, enti di promozione turistica.
Novità di questa edizione il Premio Contadino dell'anno, presentato da Carmine Maione, presidente dell'Associazione Oronero, dedicato ai coltivatori custodi della tradizione, provenienti da diversi luoghi d'Italia. Tra i premiati Peppe Vessicchio, Edoardo Ruggiero e Michele Squitieri (Orti della musica), Gaetano Romano (Pomodorino del Piennolo del Vesuvio DOP), Carmela Cuomo (Pomodoro Corbarino), Padre Claudio Joris (Frati custodi), Attilio Pisauro (Orti urbani).
Ricca e variegata la proposta campana: si inizia dal pane,che ha origine da grano coltivato nel napoletano, passando per l'olio extravergine d'oliva del Sannio, la pasta di Gragnano IGP, cucinata con le patate o con la zucca.
Si prosegue con invitanti polpette a base di salsiccia e friarielli o ragù .
Immancabili i prodotti caseari, quali ricotta e mozzarella di bufala (Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana DOP), il Provolone del Monaco DOP, il Caciocavallo Irpino proposto in forma di pandoro, proveniente da Flumeri (AV).
Presenti anche il miele, i limoni di Costa d'Amalfi e della penisola sorrentina, e prodotti di pasticceria. Accattivante il liquore artigianale a base dell'iconico Pomodorino del Piennolo del Vesuvio.
Un affaccio sull'itticoltura campana con i piatti proposti in show cooking; un tuffo in costiera amalfitana con la Colatura di Alici di Cetara.
Declinazioni di bianco e di rosso nell'offerta dei vini protagonisti, ambasciatori delle cinque province campane. Con le note dei "Profumi di Procida" largo all'esperienza olfattiva, che rivela il carattere di agrumi, infiorescenze, erbe aromatiche.
Le "eruzioni del gusto" passano anche per la "Vetrina Toscana", egregiamente rappresentata dai suoi prodotti tipici: Olio Toscano IGP, Pane Toscano DOP, Prosciutto Bazzone della Garfagnana, Biroldo della Garfagnana, Pecorino Toscano DOP, brigidini e testaroli sono alcuni nomi che, insieme ai vini della regione, hanno stuzzicato la curiosità dei presenti.
Assaggi di Basilicata con i prodotti da forno di Aliano (MT). Sorsi di Sicilia racchiusa nei vini Etna DOC.
Diverse le masterclass, in collaborazione con AIS (Associazione Italiana Sommelier), con Consorzio Mozzarella di Bufala Campana DOP, Toscana Promozione Turistica con "Vetrina Toscana" e Federazione Strade del Vino, dell'Olio e dei Sapori di Toscana.
Le strade del vino di Toscana si sono raccontate attraverso cinque vini provenienti da cinque diversi territori, con la guida di Michelangelo Tesconi; il confronto fra Aglianico e Sangiovese, poi, ha offerto, in degustazione, spunti di riflessione sui grandi rossi, e su rosati e spumanti, con Luca Matarazzo.
Spazio agli abbinamenti tra vini campani e mozzarella di bufala campana DOP nell'incontro con i relatori Tommaso Luongo e Pietro Iadicicco.
Anche l'olio extravergine d'oliva, simbolo della dieta mediterranea, è stato tema di una masterclass e di una tavola rotonda.
Momento tanto atteso quello della presentazione della Guida delle aziende vitivinicole e vinicole della Campania, giunta alla decima edizione, a cura di Regione Campania e AIS Campania.
Nicola Caputo, Assessore all'Agricoltura della Regione Campania, ha ricevuto la bandiera dell'Associazione Nazionale Città del Vino dal presidente Angelo Radica.
La consapevolezza del legame fra terra e cibo, dunque, promuove l'enogastronomia italiana sul mercato internazionale. Si fa dialogo, conoscenza, condivisione.
L'Associazione Oronero, traccia un bilancio positivo e dà appuntamento al prossimo anno, ricordando che l'ospitalità, l'agricoltura e l'enogastronomia sono fattori di sviluppo economico sostenibile.
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