CASERTA, Pubbliservizi, arriva la Tasi, tutti contro le cartelle pazze
L'invio ai casertani, proprio prima di Pasqua, di cartelle scadute da tempo e relative al pagamento ritardato della TASI, è diventato un caso pubblico, non solo per l'ampio intervento di tutti gli organi di stampa, ma anche per il Covid imperante.
Sono scesi in campo anche vari partiti e numerosi consiglieri comunali, che hanno contestato fortemente l'affidamento del servizio pubblico comunale ad una società Srl privata, la Publiservizi, abilitata solo alla riscossione di debiti comunali non pagati.
Più di tutti, hanno reagito i dipendenti comunali con i loro dirigenti, che si sono rivolti anche allo Sportello del Cittadino-Cisas per denunciare l'invio in ritardo dei bollettini Tasi da parte della società privata, rivendicando il diritto ad un servizio, che deve essere effettuato e gestito solo dagli uffici comunali, tenuti viceversa all'oscuro di tutto.
Per professionalità e qualificazione, i dipendenti comunali rivendicano il diritto di gestire direttamente - presso il Comune - un servizio così delicato ed importante, che non può essere affidato a società privata, ma deve essere effettuato solo dai dipendenti comunali.
Stranamente, hanno taciuto solo i rappresentanti sindacali aziendali presso il Comune.
L'operazione, oltre che tardiva, ha anche danneggiato fortemente le casse comunali per l'aggio riconosciuto alla società Publiservizi, concessionaria del Comune.
Sull'argomento sono intervenuti anche numerosi consiglieri comunali - tra cui Desiderio, Ventre, Naim, Credentino - per evidenziare l'operazione poco chiara ed inopportuna.
I delegati zonali della Cisas di Caserta invitano il Comune ad annullare tutta l'operazione, tra l'altro effettuata dopo la scadenza dei termini previsti, nonostante la consegna manuale delle richieste, addirittura durante le festività pasquali.